ILVA di Taranto

Mediando con le posizioni del colosso industriale, secondo il quale l'impianto all'urea può abbattere le emissioni di diossina da 7 a 3,5 nanogrammi per metro cubo, il Governa lo giudica troppo poco rispetto ai 2,5 imposti dalla norma regionale. Lo slittamento dei termini dal 1° aprile al 30 giugno e l'incertezza di misurazione del 35% consentirà ad ARPA di certificare i 2,5 nanogrammi previsti dalla normativa.
Positivo il giudizio anche sullo studio di fattibilità che ILVA dovrà presentare entro dicembre 2009 per il raggiungimento del limite dei 0,4 nanogrammi: è uno strumento che, se ben gestito, può far emergere quelle nuove professionalità sul territorio, che a nostro avviso costituiscono il punto di forza per il risanamento ambientale ed il rilancio dell'economia locale.
La proposta di Ambiente e/è Vita è quella di cogliere l'opportunità che fornisce questa nuova intesa, per riallacciare un dialogo tra grande industria, istituzioni locali e cittadini.
Abbiamo sempre ritenuto importante, in una politica industriale avanzata, favorire un rapporto positivo tra grande industria ed il territorio jonico, che sinora da solo ha pagato il prezzo più alto allo sviluppo industriale, in termini di salute e di degrado ambientale. I risultati degli interventi di adeguamento degli impianti industriali siano resi noti alla cittadinanza, così come sancito, tra l'altro, dalla Convenzione di Arhus: è una iniziativa che grande industria ed Enti Locali, in sinergia, possono attuare, per coinvolgere direttamente i cittadini nelle scelte politiche in un territorio la cui economia, crisi economiche internazionali permettendo, sarà fortemente caratterizzata anche nei prossimi anni dal comparto siderurgico e dalla raffineria.
Gli strumenti di diffusione dei dati esistono già, e sono quelle Consulte sull'Ambiente, Comunale e Provinciale, istituite dai rispettivi Enti ma sinora poco operative: è l'occasione per rilanciale questi tavoli di informazione e di confronto, per rendere noti i risultati forniti dall'ILVA, per dimostrare che solo dalla stretta collaborazione tra cittadini, Enti locali e grande industria è possibile vincere la sfida di coniugare sicurezza dei lavoratori, salute dei cittadini, occupazione e sviluppo economico, principi fondamentali dello sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Ufficio stampa Ambiente eè Vita Puglia