Un'importante scoperta di AV Benevento

nell'esplorare luoghi oramai "dimenticati" si è imbattuto in una spettacolare cascata d'acqua, probabilmente proveniente, ha ipotizzato l'ingegnere, dall'acquedotto Carolino. Si spiegherebbe così, continua Ruggiero, il motivo, per cui da anni non giunge più acqua dall'acquedotto alle cascate del Parco reale di Caserta.
Al riguardo, l'ingegnere ha precisato: "Per chiarire la provenienza delle acque che alimentano la cascata, appena portata alla luce tra rovi di spine e fitta vegetazione, nei prossimi giorni si procederà al prelievo e all'analisi di un campione d'acqua. L'acqua del Carolino, come molti sanno, proviene dalle sorgenti del Fizzo ed è un' acqua di buona qualità, mentre quella del Carmignano, un altro vecchio acquedotto che serviva la città di Napoli, è la stessa acqua dell'Isclero. I risultati dell'analisi, pertanto, ci daranno maggiore certezza sulla provenienza dell'acqua. I prelievi ci aiuteranno anche a capire se e che forme di vita sono possibili all'interno dell'acquedotto, dove è ipotizzabile la presenza del gambero di fiume".
A tal proposito, a valle della cascata i ricercatori hanno fatto un'altra scoperta: la presenza di una carpa di circa 40 cm di lunghezza e con un'età presumibile di 3-4 anni, subito immortalata in scatti fotografici. Il fiume, dunque, che per tutti è oramai morto, proprio grazie all'immissione di numerose sorgenti e delle acque del Carolino, sembra rianimarsi e la vita riprendere il suo corso. L'acqua molto inquinata dell'Isclero proveniente da Moiano viene in pratica diluita con una grossa quantità di acqua pulita che purifica il fiume.
L'ingegnere ha poi posto l'accento sullo stato di forte degrado e abbandono in cui versa l'Isclero: "il fiume è disseminato di una quantità impressionante di rifiuti d'ogni genere, flaconi di detersivo, bottiglie e oggetti in plastica, stracci di indumento e quanto altro! Non si può né si deve nascondere lo stato delle cose. Bisogna affrontare il problema e trovare una soluzione definitiva. Il che comporta necessariamente l'intervento degli enti locali e la partecipazione di tutti".
Il responsabile santagatese dell'associazione Ambiente e/è Vita, Cesare Serino, ha preannunciato che l'associazione sta lavorando ad un progetto dal titolo "SALVIAMO L'ISCLERO" per la sensibilizzazione della popolazione locale alle problematiche del fiume. A tal riguardo, Serino ha aggiunto: "L'Isclero è un fiume con angoli suggestivi, di rara bellezza, da tutelare e salvaguardare. E' auspicabile che si attuino, quanto prima, iniziative che rendano il fiume un ulteriore attrattore potenziando l'offerta turistica santagatese." A tal proposito Serino ha fatto presente, nell'ambito del suddetto progetto, la costituzione di un gruppo di volontari per la pulizia e la tutela dei punti più suggestivi e caratteristici del fiume lanciando un appello affinché tutti gli amanti della natura si aggreghino all'iniziativa.